Wednesday, November 07, 2012

IL SALENTO da AMARE



Il Salento oramai rientra in quelle mete turistiche assolutamente da conoscere, Santa Maria al Bagno viene descritta da chi l’ha visitata  come la bomboniera del Salento (a circa 7 Km da Gallipoli località più famosa). Il  clima è mite per tutto l’inverno e il sole è molto generoso.  
Qualora decidiate di fare un weekend  in questo periodo  all’insegna del bel tempo, dell’ottima  cucina e della calorosa ospitalità salentina , suggerisco l’Hotel Ristorante Corallo a Santa Maria al Bagno di fronte al bellissimo mare Jonio, il direttore Manuel Cirignaco è pronto ad accoglierVi  in  un  sereno e confortevole  ambiente, sarà sua premura  offrirVi  gustosi piatti di pesce  e carne sapientemente preparati dallo chef e dal suo  staff .
Gli ingredienti usati in cucina (di prima qualità) sono quelli che offre il  territorio salentino.
Ovviamente il pesce la fa da padrone, i pescatori della zona , giornalmente affidano al Ristorante Corallo il loro pescato.
Ad occuparsi dell’  Hotel Corallo sempre nello stesso  complesso del ristorante è:  Mattia Cirignaco che cura con scrupolosità la parte manageriale dell’attività, creando per la clientela  convenienti offerte mirate e personalizzate.
L’appuntamento dunque a Santa Maria al Bagno tra la pizzica, il sole e l’ospitalità

                                                                    Rosa Spano

Thursday, November 01, 2012

TUTTO A POSTO NIENTE IN ORDINE di Lina Wertmuller

Non so cosa dirvi, se volete fatemi pure delle domande, così ha esordito la grande Lina Wertmuller alla presentazione del suo libro dal titolo "TUTTO A POSTO NIENTE IN ORDINE" alla libreria Mondadori in piazza del Duomo a Milano.
All'incontro è intervenuto il Filosofo Luciano De Crescenzo, l'attrice  Marisa Laurito ed il giornalista scrittore Andrea Pinketts ed altri personaggi del mondo dello spettacolo, Marisa Laurito ha fatto un pò gli onori di casa (essendo legata a Lina da lunga amicizia), ha raccontato un pò di Lina ed un pò di storia del cinema (che poi sarebbe la stessa cosa)  interessanti aneddoti che la riguardavano e che hanno incontrato l'apprezzamento  del pubblico presente .
Il personaggio è indubbiamente particolare ed interessante al tempo stesso, i suoi  non ricordo sono stati molteplici (ha avuto una vita talmente intensa ed interessante che potrebbe essere vero), è stata un'ora di battute incalzanti che sono passate anche attraverso i miti del cinema come Federico Fellini, Sophia Loren, come tutti i grandi la signora del cinema italiano ha dimostrato d'essere una persona di una semplicità e autenticità assoluta.
In questo attuale mondo di plastica in cui viviamo avremo ancora legende come queste?.

Monday, June 04, 2012

Saturday, April 28, 2012

La mia intervista a Luca Giacomelli protagonista del musical " HAPPY DAYS"


Al Brancaccio grande debutto di Happy Days
Ha debuttato a Roma il 12 Aprile al Teatro Brancaccio il coloratissimo Musical “Happy Days” con la compagnia della Rancia diretta da Saverio Marconi, in occasione del quale ho avuto modo di fare qualche domanda al brillante protagonista Richie Cunningham, al secolo Luca Giacomelli.
Ciao Luca , La tua preparazione artistica è evidente, considerato il ruolo che ti hanno assegnato, finalmente l’artista completo al posto giusto direi. A quando risale l’inizio dei tuoi studi artistici e dove hai studiato?
La ringrazio per il complimento. Fin da piccolo sentivo forte dentro di me la passione per il Teatro ed in particolare per il mondo dell’Opera, un amore che si è tradotto col tempo nello studio del canto lirico sotto la guida del soprano Alida Ferrarini. Successivamente ho cominciato ad approcciarmi all’arte della recitazione con Luciana Ravazzin e gipeto e da quel momento ho capito che questa doveva essere la mia professione.
Happy Days è uno spettacolo frizzante, coloratissimo rivela spensieratezza, sinonimo degli a mio parere degli anni 60, tra i tuoi compagni i rapporti sono spensierati e allegri come sulla scena?
La spensieratezza di “Happy Days”è data proprio dalla rappresentazione di valori e sentimenti autentici quali la famiglia, la bellezza delle piccole cose, l’onestà e l’amicizia, valori che oggi, purtroppo, sono andati un po’ affievolendosi. Come in tutti gli ambienti lavorativi anche nella nostra Compagnia ci sono simpatie più o meno forti, rapporti di lavoro e legami di amicizia nati durante l’allestimento. Tuttavia, varcata la magica soglia delle quinte, ci ritroviamo tutti nella Milwaukee del 1959, nel tanto amato locale “Arnold’s” capace di smussare tutti i piccoli attriti che è naturale nascano in un ambiente lavorativo.
Data la tua giovane età mi permetto di chiederti : cosa vuoi fare da grande?
Bella domanda. Ricordo che in prima elementare la maestra me la fece anche lei e io risposi: voglio lavorare in teatro. Il percorso per arrivare a fare bene questo mestiere è interminabile, non c’è mai un punto d’arrivo ma tantissimi punti di partenza. Il mio obiettivo è quello di continuare a studiare, studiarmi, sperimentare e scoprire giorno per giorno, le meravigliose sfaccettature di quest’arte. Sono solo all’inizio.
Avete debuttato nei teatri delle più grandi città italiane tra le quali Milano e Roma hai percepito delle differenze tra il pubblico di Milano e quello di Roma?
“Happy Days” ha toccato più di 50 città italiane, 80.000 spettatori e devo dire che ogni replica, ogni serata è stata un mondo a sé stante. Sono molteplici i fattori che fanno apprezzare lo spettacolo al pubblico, indipendentemente dalla posizione geografica. Nel nostro caso il gradimento dello spettatore è dato soprattutto dalla conoscenza della serie TV e dall’energia del nostro gruppo.
Ho avuto il piacere di vederti in scena e devo dire che ti ho trovato fantastico,ed ho potuto constatare personalmente la reazione del pubblico in sala durante le tue esibizioni, senza nulla togliere ai tuoi colleghi.Ma tu cosa provi durante questa risposta del pubblico?
Il Teatro è l’unico mezzo per avere un feedback immediato da parte del pubblico e il modo migliore per sapere in tempo reale se la strada che si sta percorrendo sia quella giusta. L’emozione nel percepire che gli spettatori amano il tuo personaggio è indescrivibile, il mio lavoro è proprio questo, far rivivere Richie Cunningham e riuscire a trasmettere le sensazioni e i disagi che prova alla platea. Sentirsi accolti con un caloroso applauso ripaga pienamente.
Quali sono state le principali esperienze professionali precedenti ad Happy Days?
A 18 anni ho cominciato a lavorare all’Arena di Verona e da allora ho avuto la possibilità di incontrare registi del calibro di Arnaud Bernard, Liliana Cavani, Hugo De Ana, Gilbert Deflo, Denis Krief, Pier’Alli e Franco Zeffirelli il quale mi ha affidato il ruolo del Principe di Persia nella “TURANDOT” pucciniana nella Stagione 2010 all’Arena di Verona e all’inaugurazione della Royal Opera House di Muscat (Oman). Successivamente ho interpretato il ruolo di Tom Wingfield ne “LO ZOO DI VETRO” di Williams presso la Scuola d’Arte Drammatica ‘PAOLO GRASSI’ di Milano e ho debuttato con la Compagnia della Rancia nel musical CATS di Webber nel ruolo di Macavity, con la regia di Saverio Marconi e Daniel Ezralow.
Grazie Luca , è stato un piacere chiacchierare con te, e ti faccio un grande in bocca al lupo per la tua carriera .


Thursday, March 22, 2012

SERGEI GRINKO Model


Sfilata di Sergei Grinko


La classe di Sergei Grinko entusiasma la passerella di Milano
Si è appena conclusa la settimana della moda, e il 28 Febbraio ultimo giorno della kermesse, non certo ultimo in fatto di classe e stile ha sfilato Sergei Grinko
Lo stilista russo oltre ad avere quelle doti naturali che hanno dato l ’imput alla sua carriera si è formato tecnicamente presso il Tecnological Fashion College di Khabarovsk nel suo paese, dopo di che passo dopo passo dal 1996 in poi ha iniziato a portare la sua cultura in Europa aprendosi ad una idea universale, facendosi notare anche sulle passerelle di Milano per il suo elegante stile sfarzoso e pieno di riferimenti legati alla sua Russia .
La location scelta dallo stilista, richiama il rigore e la serietà, trattandosi della caserma Teuliè anche se non all’interno della stessa, ma in una tenso struttura creata appositamente nell’enorme cortile dove sono soliti esercitarsi i cadetti della scuola militare.
La sua nuova Collezione Donna Autunno/Inverno 2012-2013 chiamata dallo stesso stilista “Le mele che cadono nel cielo”, affascinato dalle teorie esoteriche del transfer ring reality di Zeland. In esse come noto, si sostiene l’idea di un mondo multi variante, in cui si prevede una tecnica di “ emigrazione” da un ramo della realtà ad un altro, grazie all’energia dei pensieri dell’uomo consapevolmente mirati alla concretizzazione dell’una o dell’altra variante dello sviluppo degli avvenimenti. Ciascuno artefice del proprio destino sceglie l’evento che meglio lo rappresenta . Pertanto, vi è una linea di demarcazione netta oltre il quale se si sceglie di considerare un fatto in un determinato modo, quello sarà altresì il modo in cui pondereremo e valuteremo le stesse conseguenze , pur rimanendo l’evento naturalistico ontologicamente il medesimo . Sta solo a noi attribuire una valenza in un senso positivo o negativo con gli effetti che lo stesso può comportare.
L’idea guardando la donna di Grinko è quella di un ritorno agli anni quaranta con la classe degli abiti e giacche dai tagli ben delineati ed i cappotti con bellissimi particolari di pelliccia pregiata.
Si sono potuti ammirare durante la sfilata gli accessori dell’artista Marcello Gobbi che hanno aiutato ad impreziosire ulteriormente le creazioni di Sergei.
Oltre alla classe delle giovani modelle si è potuta apprezzare una eccezionale Benedetta Barzini a dimostrazione di una classe intramontabile.
Viktoria Modesta ha contribuito ad emozionare il pubblico dell’amico e connazionale Sergei con una straordinaria performance canora da brivido.
Rosa Spano




Il Ritmo del Silenzio

Il ritmo del silenzio


Ma come mai, i grandi miti quelli veri, finiscono in un sacco nero imbottiti di alcool e droga e qualunque altro tipo di schifezza che allontana dalla realtà? L’ultima grande artista della musica in ordine cronologico è Witney Houston, preceduta da una giovanissima Amy Winehouse a sua volta preceduta dal grandissimo Michael Jackson, andando a ritroso l’elenco sarebbe molto molto più lungo.

Questo grave senso di malessere insito in ognuno di questi grandi artisti, che visti al di qua della TV sono tanto amati e invidiati al tempo stesso. Belli, ricchi e famosi in tutto il mondo , guardando i risultati forse, è solo lo star system che li vuole così perfetti, come sfavillanti macchine che sfrecciano lungo le autostrade senza mai fermarsi, si ma qui si parla di esseri umani e non di fredde macchine perfette , fin da piccoli hanno dato il meglio di se al loro pubblico, magari anche un po’ spinti dai genitori e dalle necessità, ma ad un certo punto il gioco è bello quando dura poco, ma quando il lavoro prende il sopravvento il risultato è catastrofico come si può ben vedere.

La solitudine, la depressione sono l’anticamera della distruzione, fuoco che divora le loro anime e annulla i loro pensieri, hanno deciso ad un certo punto di spegnere quell’interruttore che accendeva la loro voce, prodotto puro della di essi sensibilità, il peso forse era troppo gravoso gli impegni tanti e la cura di se stessi sempre meno, umanamente ci diciamo che non è giusto finire così, li abbiamo amati per le loro doti ed anche per i loro sacrifici dorati, mentre ci nascondevano la loro sofferenza , forse anche noi con un po’ della nostra delicatezza li avremmo amati ancor di più, perché li avremmo considerati veri esseri umani più simili a noi .

Comunque bando a tutte le parole cerchiamo di capire quando la vita di una persona sta per giungere ad un capolinea forzato dagli eventi , non chiudiamo gli occhi davanti alla triste realtà della vita, saremmo degli egoisti insensibili.

Comunque l’armonia e il silenzio delle vostre voci sancirà l’assenza della vostra presenza.

Rosa Spano